le sezioni
Salone delle Pale d’altare

Fin dall’apertura della Pinacoteca nel 1879 in questa sala furono esposte grandi pale d’altare del Cinquecento e del Seicento provenienti dalle più importanti chiese faentine, alcune delle quali distrutte.
A queste si aggiunsero nel tempo altri straordinari esempi della Controriforma e del Barocco emiliano e romagnolo, quasi una mappa dell’antico arredo pittorico, delle scelte e degli indirizzi artistici in città e nella regione. Si segnalano il Battesimo di Cristo di Luca Scaletti, dalla chiesa di San Giovanni Battista; la Nascita della Vergine di Giovanni Battista Bertucci il Giovane, dalla chiesa di Santa Cecilia; la Madonna col Bambino e santi di Alessandro Tiarini, dalla chiesa di Santa Chiara. La Madonna col Bambino e santi di Antonio Liberi detto Antonio di Mazzone si trovava anticamente nella chiesa di San Domenico, mentre l’Incoronazione della Vergine di Ercole Procaccini, espressione precoce della pittura della Controriforma, proviene dalla chiesa di San Giovanni Battista dei Celestini a Bologna. Tra gli artisti faentini più significativi sono Ferraù Fenzoni, di cui sono esposti quattro dipinti eseguiti nella maturità dopo i lavori di Roma e Todi, e Biagio Manzoni, che nel Martirio di Sant’Eutropio mostra la sua piena adesione ai modi di Caravaggio.