Ernesto Treccani

Milano 1920 - 2009

Tra i fondatori (1938) del gruppo Corrente che a Milano riuniva artisti d’indirizzo diverso ma impegnati nella lotta politica antifascista, ha poi partecipato alla Resistenza. Nel dopoguerra, mantenendo con coerenza il proprio impegno politico e civile, è stato fra i più significativi esponenti del neorealismo italiano. Autore di opere d’intensa espressività cromatica, ha trovato principale fonte d’ispirazione nella desolazione delle periferie industriali e nell’esperienza vissuta nel Mezzogiorno durante l’occupazione delle terre (Ponte di ferro della Renault, 1951, Roma, Galleria nazionale d’arte moderna; La terra di Melissa, 1955, Crotone, Comune); dal 1960 si è progressivamente orientato verso soluzioni di intimismo lirico talvolta ai limiti dell’astrazione (serie delle Siepi). Ha sperimentato anche la scultura (monumento a Fragalà, 1978, Melissa). Nel 1978 ha istituito a Milano la fondazione Corrente, della quale fanno parte anche l’Archivio a lui dedicato e una collezione di sue opere. Tra i suoi altri lavori si ricordano i cicli ispirati al Don Quichotte e al Decamerone.

DAL REPERTORIO DIGITALE DELL’INCISIONE ITALIANA CONTEMPORANEA DI BAGNACAVALLO: Figlio del fondatore dell’Istituto Treccani, Ernesto avvia e dirige appena diciottenne la rivista Corrente, attorno alla quale gravitano gruppi di avanguardia artistica e antifascisti. Si avvicina alla pittura attorno al ‘40, iniziando a esporre le sue opere presso la Bottega di Corrente. Dopo la guerra e la resistenza, cui ha partecipato attivamente, entra nella redazione della rivista Il ‘45 e diventa animatore del gruppo Pittura. Nel ‘49, anno della sua prima personale alla Galleria del Milione, aderisce al movimento realista italiano ed entra a far parte della redazione di Realismo. L’impegno civile di Treccani si riversa nella sua arte, che rivolge una particolare attenzione all’uomo, ai suoi movimenti di protesta tesi al rinnovamento sociale, alla trasformazione della società industriale. Negli anni ‘60 la sua ricerca artistica si volge verso un lirismo fantastico, che porta alla rivisitazione delle tematiche del ritratto, del paesaggio e della natura morta in senso visionario, che ben si adatta alla sua attività da poeta. Nel 1978 Ernesto dà vita alla Fondazione Corrente, portando avanti uno studio del periodo storico compreso tra la nascita del movimento di Corrente e gli anni del Realismo. Parallelamente a questa attività continua a dedicarsi alla pittura, alla scultura, al disegno e all’incisione.

Fonte: PatER-Catalogo regionale del patrimonio culturale | https://bbcc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=1088

Opere in Pinacoteca
  • Ernesto Treccani
    Cielo e grano