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[su_heading size=”18″ margin=”15″]Alessandro Tiarini (Bologna, 1577 – 1668),
Madonna col Bambino e i Santi Martino, Chiara, Francesco, Antonio da Padova[/su_heading]

L’opera fu eseguita per l’altare maggiore della chiesa del Convento di Santa Chiara a Faenza, nel periodo in cui Tiarini era impegnato nella chiesa della Ghiara di Reggio Emilia.
In uno scenario naturalistico e ombroso sono raffigurati i tre Santi francescani: Sant’Antonio da Padova, San Francesco e Santa Chiara che omaggiano la Vergine e il Bambino. Lo sguardo di quest’ultimo è attratto dal gesto di San Martino, rappresentato nell’atto di dividere il suo mantello con un povero ritratto di spalle, allusione ai compiti caritatevoli del Convento, ma anche alla zona di San Martino dove ebbe sede in origine il Convento faentino. Santa Chiara è ritratta, in posizione privilegiata, ai piedi del trono, con in mano l’ostensorio con cui salvò il suo Convento dai Saraceni.
Tipicamente tiariniano è il taglio narrativo della scena e la ripresa di motivi carracceschi come gli affetti che legano tutti i personaggi.
Alessandro Tiarini fu un artista bolognese, allievo di Prospero Fontana. Dopo la morte del maestro lavorò con Benedetto Cesi. A causa di un litigio fu costretto a rifugiarsi a Firenze fino al 1606 dove perfezionò la sua formazione nella bottega del Passignano. Quando rientrò a Bologna realizzò i suoi più grandi capolavori., mostrando di aver raggiunto una piena maturità stilistica. La pala d’altare fu acquisita dalla Pinacoteca in seguito alle soppressioni postunitarie del 1867. Dell’opera è noto un disegno preparatorio, conservato alla National Gallery di Ottawa in Canada.
♦ Biografia dell’artista
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[su_heading size=”18″ margin=”15″]Alessandro Tiarini,
Virgin with Child and Saints Martin, Clare, Francis, Anthony of Padua[/su_heading]

1577-1668, canvas, 300×200 cm + frame 12 cm, Inv. n. 152
This work was completed for the high altar of the Church of the Convent of St. Clare in Faenza around 1619, or during the period when Tiarini was engaged in the Basilica della Madonna della Ghiara in Reggio Emilia.
There are depictions of St. Martin and three Franciscan saints, St. Anthony of Padua, St. Francis, and St. Clare paying homage to the Virgin and Child. The child’s glance is attracted by St. Martin’s gesture, who is depicted in the act of dividing his cape with a pauper, an allusion to the charitable mission of the convent, but also to the zone of St. Martin in Faenza, where the convent originally stood. St. Clare is portrayed, in a privileged position, at the foot of the throne, holding the ostensory with which she saved the convent from the Saracens.
The sketch for the altar piece is housed at the National Gallery of Ottawa in Canada.
Characteristics typical of Tiarini are the narrative of the scene and the reference to Carracci’s motifs.
Alessandro Tiarini was an artist from Bologna, a pupil of Prospero Fontana, a collaborator of Benedetto Cesi, and active in Florence from 1599 to 1606, where he also worked in the workshop of Passignano. When he returned to Bologna, he was influenced by the works of Ludovico Carracci.
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