Luca Scaletti (Faenza, documentato dal 1531 al 1555),
Battesimo di Cristo

In un’ambientazione dalle tonalità grigie e blu sono raffigurati, in primo piano, Cristo e il Battista con i piedi immersi nel Giordano. Cristo è a mani giunte mentre il Battista solleva la ciotola lustrale. In secondo piano, a destra, due angeli tengono le vesti di Gesù, a sinistra vi è un gruppo di giudei.
Dall’alto Dio Padre, avvolto in un fascio di luci e nubi, osserva la scena circondato da angioletti ed invia la colomba dello Spirito Santo. Sullo sfondo vi è una città fortificata che rappresenta Gerusalemme.
L’opera proviene dalla distrutta chiesa di San Giovanni Battista dei Camaldolesi di Faenza. La tavola entrò a far parte della Pinacoteca Comunale in seguito alle soppressioni napoleoniche.
Fu attribuita a Luca Scaletti in base all’atto di commissione del 29 gennaio 1536, in cui l’artista viene chiamato anche Figurino o Luca da Faenza.
Il Vasari lo cita come collaboratore di Giulio Romano a Palazzo Te a Mantova, negli anni compresi tra il 1528 e il 1538. Probabilmente Scaletti realizzò quest’opera a Mantova, dove si trovava nel momento in cui ricevette la commissione.