[su_heading size=”18″ margin=”15″]Anonimo bolognese (sec. XVII),
Cristo e la samaritana[/su_heading]

L’opera raffigura Cristo, in vesti rosate, mentre si rivolge alla Samaritana con un vaso fra le mani. Alle loro spalle si notano tre volti di uomini, che emergono dal fondo scuro, intenti ad assistere al dialogo tra i due personaggi in primo piano.
L’opera è associabile ad un’altra d’uguali dimensioni, posta sul lato opposto della sala, che raffigura la Sacra Famiglia con San Giovannino e l’Angelo.
Entrambi i dipinti furono attribuiti dall’Argnani a Luca Giordano per la grazia e la nobiltà dei volti, per la trasparenza e l’armonia del colorito, caratteristiche presenti in molte opere di tale artista.
Corbara li attribuì a Giovanni Gioseffo dal Sole, Roli propose Girolamo Negri detto il Boccia (artista bolognese che fu allievo del Pisanelli, il quale realizzò nel 1682 gli affreschi per la distrutta chiesa dei Celestini a Faenza), Casadei al contrario colloca tali opere nell’ambito bolognese del Seicento.