Jakob Ferdinand Voet, attr. (Anversa, 1639 – Parigi, 1689),
Ritratto di Magistrato

L’opera è considerata da sempre un capolavoro. Fu oggetto di diverse attribuzioni ed in ultimo fu proposto il nome dell’artista Jakob Ferdinand Voet, anche se la questione rimane irrisolta.
Voet nacque nel 1639 ad Anversa, lasciò la città a 24 anni e nel 1663 arrivò a Roma. Fu un esperto ritrattista, combinò aspetti fiamminghi con caratteristiche stilistiche del ritratto barocco francese. Voet sviluppò la sua carriera a Roma, dove diventò un artista importante dopo aver realizzato numerosi ritratti per la corte del Papa Innocenzo XI Odescalchi e per l’aristocrazia romana. Ciò che lo rese famoso fu soprattutto la Galleria delle Belle: serie di ritratti di dame romane, che si diffusero moltissimo tramite repliche e copie causando il declassamento dell’artista.
In questo ritratto Voet raffigura il magistrato a mezzo busto su uno sfondo rosso scuro. L’artista predilige la ripresa frontale, i suoi modelli hanno un’espressione intima e bonaria ma mancano di approfondimento interiore ed introspezione psicologica. Le figure sono nella maggior parte dei casi stagliate su un fondo di rarefatta essenzialità, uniforme, privo di prospettiva e di oggetti, con una lumeggiatura intorno alla sagoma del personaggio che ne fa risaltare i contorni soprattutto ai lati del viso.
♦ Jakob Ferdinand Voet