[su_heading size=”18″ margin=”15″]Guido Reni, scuola di (sec. XVII),
San Giuseppe col Bambino[/su_heading]

In uno scenario naturale al crepuscolo San Giuseppe tiene fra le braccia il Bambino nudo e i due sono uniti dallo scambio di uno sguardo pieno d’amore. Federico Argnani attribuisce l’opera a Guido Reni, sostenendo che a svelare la mano dell’artista siano “le peregrine bellezze del Pargol Divino”. Antonio Corbara invece l’attribuisce dubitativamente a Giovan Francesco Gessi, artista che Renato Roli definisce un “reniano in libertà”.
La tela deriva da un prototipo reniano, conservato al Palazzo Arcivescovile di Milano e pubblicato all’interno del catalogo Guido Reni. L’opera completa (S. Pepper, 1988), affine alla versione nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo a Venezia. Come dimostrano studi recenti, da quasi tutti i quadri di Guido Reni sono state tratte moltissime copie ed incisioni.