Tommaso Minardi (Faenza, 1787 – Roma, 1871),
La Cena in Emmaus

Il dipinto fu inviato da Roma e depositato in pinacoteca nel 1879, grazie alle sollecitazioni di Federico Argnani, che riuscì ad acquisire dalle varie Opere Pie un più che notevole fondo di opere d’arte.
È uno delle prime e più significative prove dell’artista, all’epoca ventenne, in cui la critica più recente ha sottolineato l’influsso di un caravaggismo di tipo fiammingo, in voga a Roma in quel periodo, e delle stampe rembrandtiane studiate da Minardi alla scuola di Giuseppe Zauli negli anni giovanili a Faenza.
La scena si svolge in un ambiente povero, ravvivato dalla realistica figura dell’oste, e dallo splendido brano di natura morta della tavola imbandita e delle stoviglie disposte sulla mensola.
L’episodio evangelico è sentito nei termini di una raccolta intimità familiare.
♦ Biografia dell’artista
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