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Domenico Baccarini (Faenza, 1882 – 1907),
Fanciulla tra i gigli
Fanciulla tra i gigli

Orsola Ghetti Baldi, nella scheda dell’opera per il catalogo della mostra sul Liberty a Bologna e in Emilia-Romagna, ha evidenziato la «suggestiva l’impaginazione previatesca per il motivo dei gigli e l’atteggiamento mistico della donna avvolta in fluide vesti».
Tuttavia, continua, «il modello previatesco è riveduto e corretto mediante una sintetizzazione. Non siamo di fronte a un tutto fluido dove le linee del disegno arrivano ad emulsionare le figure e il paesaggio in un’affascinante arcana fusione. Qui i contorni non sfumano, ma sono anzi sottolineati, sia pure da una delicatissima grafia. Lo sfondo poi diventa autonomo principio decorativo rispetto alla figura in primo piano, che ricorda anche le flessuose donne-angelo di Bistolfi.
Il tutto è risolto in un cromatismo dai toni pastello, che ben si addice al languore romantico simbolico di questa scena».
Claudio Spadoni nel catalogo della mostra in occasione dei cento anni della morte di Baccarini ha commentato l’opera definendola «di un diffuso rosato intenso e d’una eleganza, una leggerezza più nabis che liberty, posto che Baccarini conoscesse la pittura di quei giovani stregati dal Gaughin bretone un quindicennio addietro».
♦ Biografia dell’artista
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Domenico Baccarini,
Young girl amidst lilies
Young girl amidst lilies

Claudio Spadoni, in the catalogue of the show held in Ravenna in 2007, commented on this work, defining it «of a diffuse, intense pink and an elegance, a lightness that is more Nabis than Art Nouveau, given that Baccarini knew the painting of those young artist bewitched by the Gauguin’s period in Brittany about fifteen years before».
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