Anonimo lapicida (sec. XVI),
Frammento di trabeazione

Il frammento di trabeazione, privo di cornice, è scolpito a bassorilievo su pietra serena. Si tratta di un fregio decorativo per sovraporta databile all’inizio del Cinquecento. Il fregio reca nel mezzo una ghirlanda includente uno stemma inquartato con quattro scacchi alterni, due dei quali neri.
Dalla ghirlanda partono ai lati due festoni con nastri che arrivano a due vasi a scaglie che si trovano agli estremi e contengono fiori e frutta. Il primitivo stemma, costituito da una banda frastornata trasversale, è stato modificato nello stemma, ancora in parte visibile, inquartato in bianco e nero.
L’opera proviene da una casa di Faenza in via degli Angeli (attualmente la casa di via XX Settembre n. 23). Venne acquisito alle raccolte comunali grazie a Gaetano Ballardini che curò la donazione dai proprietari Melandri Cerchiari negli anni seguenti al 1915. Secondo Antonio Corbara l’opera, già attribuita a Pietro Barilotto, è di artista toscaneggiante.