Arcangelo Resani (Roma, 1670 – Ravenna, 1740)
, Starna e piatto

[su_heading size=”18″ margin=”15″]Arcangelo Resani (Roma, 1670 – Ravenna, 1740),
Starna e piatto
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Arcangelo Resani, Starna e piatto
olio su tela, cm. 26,5×38, (cornice di cm. 4), lascito Michele Bosi, 1931, N. inv. 236

Indicato precedentemente come Pernice e piatto, il dipinto è attribuito ad Arcangelo Resani a partire dagli anni ‘60 (cfr. Bargellesi, in Emporium, LXVII, 1961, p. 156; Corbara, in Paragone, 1965, p. 54; Frisoni, in Bologna 1979, p. 160), dopo un’iniziale e non convincente riferimento ad Antonio Maria Crivelli detto il Crivellone (Corbara, 1951, n. 182).
Presenta una natura morta, raffigurante una starna morta appoggiata ad un piatto, su un tavolo grezzo. L’essenzialità della composizione è tutt’uno con la luce, che mette in evidenza in primo piano la starna e il piatto. L’insieme è indagato con una raffinatezza di materia cromatica degna di un grande pittore di nature morte come Resani.
In coerenza col periodo faentino dell’artista, attestato dalle numerose opere ancora oggi conservate in collezioni private, è possibile poter datare l’opera tra il terzo e il quarto decennio del Settecento.

♦ Biografia dell’artista
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