Luca Longhi (Ravenna, 1507 – 1580),
Sposalizio mistico di Santa Caterina con San Giuseppe

La tavola raffigura lo Sposalizio mistico di Santa Caterina. Proveniente dall’Istituto Mazzolani di Faenza nel 1878, mostra al centro la Madonna che tiene stretto il Bambino nudo, ritratto di profilo, a sinistra. A destra, a mezza figura, è presente Santa Caterina mentre riceve l’anello da Gesù. Nel fondo a destra si nota il busto di San Giuseppe sul fondo di un tendaggio aperto su un tratto di paese.
Il dipinto è inserito dal Vaccolini e dall’annotatore del Baruffaldi fra le opere di Bartolomeo Ramenghi detto Bagnacavallo il Vecchio, alla quale è attribuito da Federico Argnani, Achille Calzi , Antonio Corbara, Roberto Longhi e Sauro Casadei .
In seguito Giordano Viroli, su segnalazione di Daniele Benati e Anna Tambini, assegna l’opera a Luca Longhi, confermata da Carla Bernardini e Serena Simoni. Databile al 1531 circa, presenta numerosi punti di contatto con opere dell’artista ravennate: il gruppo della Madonna col Bambino è una diretta ripresa dal modello nella pala Zampeschi di Luca Longhi a Santarcangelo di Romagna, mentre la figura della Santa Caterina, invece, è del tutto simile a quella dello Sposalizio mistico conservata nella Pinacoteca Civica di Ravenna. Secondo un procedimento tipico del Longhi e della sua bottega infatti il successo di un’invenzione diviene motivo di numerose repliche dei prototipi sperimentati, come avviene in questa tavola.