[su_heading size=”18″ margin=”15″]DONNE NASCOSTE
Le donne nascoste di Nonni e Melandri
25 marzo 2017 – 7 maggio 2017[/su_heading]
BIOGRAFIE
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Pietro Melandri (Faenza 25 luglio 1885 – 24 ottobre 1976)
E’ stato pittore, decoratore, scenografo e ceramista.
Allievo della locale Scuola di Arti e Mestieri, diretta da Antonio Berti, appena tredicenne diviene apprendista presso la fabbrica “Minardi” e successivamente si trasferisce prima a Salerno poi a Milano, dove oltre a lavorare come scenografo e decoratore frequenta i corsi serali all’Accademia di Brera e quelli di Arti Applicate al Castello Sforzesco.
Richiamato alle armi nel 1916, torna a Faenza dopo alcuni mesi di prigionia alla fine del 1918 e nel 1919 apre, insieme a Paolo Zoli e Francesco Nonni, la bottega per la produzione di ceramiche artistiche “La Faience”.
Nel 1920 rileva il laboratorio “Calzi Ceramiche” di proprietà di Achille Calzi e due anni dopo, grazie all’intervento finanziario del Focaccia, che acquista i locali già di proprietà della fabbrica “Minardi”, fondano la fabbrica “Melandri-Focaccia”, con sede in Faenza, via Baccarini 29/a.
Dopo aver collaborato con Giò Ponti alla decorazione degli interni di alcuni grandi transatlantici e di alcune ville lombarde, nel 1931 le difficoltà finanziare costringono il Focaccia a vendere la fabbrica e Melandri, che ottiene una parte della proprietà con ingresso in via Salvolini, nel 1932 si mette definitivamente in proprio.
Come unico proprietario della manifattura rivoluziona la produzione dedicandosi a lavori lontani dalla tradizione, fortemente innovativi e ispirati alla più ampia sperimentazione.
Ottiene numerosi riconoscimenti, a partire dalla Triennale d’Arte di Milano del 1936, nel 1937 ottiene un grandissimo successo all’Esposizione Universale di Parigi dove è riconosciuto come il più importante dei ceramisti italiani e dove gli viene conferito il Gran Premio. Nello stesso anno riceve la Medaglia d’Oro al Premio Gaetano Ballardini di Faenza. Nel 1938, con il “Vaso della rosa d’oro”, e nel 1939, con il pannello “Angelo annunciante”, vince il primo premio al Concorso Nazionale della Ceramica di Faenza.
Nel dopoguerra Melandri, con il quale collaborano negli anni i maggiori protagonisti della ceramica del Novecento tra cui: Francesco Di Cocco, Ercole Drei, Carlo Corvi, Giovanni Guerrini, Bruno Innocenti, Carlo Lorenzetti, Domenico Matteucci, Enrico Mazzolani, Giuseppe Mazzullo, Giuseppe Tampieri, da’ vita ad una ricca ed originale produzione che, pur rifacendosi alla tradizione ceramica faentina, è carica di una forte e pregnante modernità che lo rende, a pieno titolo, uno dei grandi maestri ceramisti del secolo.
Nel 1966 Pietro Melandri partecipa, con una grande mostra antologica, alla Biennale d’Arte Ceramica di Gubbio.
Dal 1969 rallenta la sua attività creativa e lentamente lascia la direzione della ditta ai suoi più stretti collaboratori.
Pietro Melandri, rimase attivo fino all’età di 86 anni.
Francesco Nonni (Faenza 4 novembre 1885 – 14 settembre 1976)
Pittore, decoratore, illustratore e xilografo, inizia la sua attività artistica, ancora ragazzo, come apprendista intagliatore presso l’Ebanisteria Cooperativa Casalini di Faenza, frequentando contemporaneamente la Scuola Comunale di Arti e Mestieri “Minardi” dove conosce e frequenta Domenico Baccarini e gli altri amici del gruppo.
Ottiene i suoi primi successi come incisore esponendo alcune opere alla quadriennale di Torino del 1908.
L’anno successivo si iscrive alla Scuola Libera di Nudo dell’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Partecipa alla Biennale di Venezia del 1910, alla mostra “Roma 1911” e ancora alle Biennali di Venezia del 1912 e del 1914. In questi anni collabora come illustratore con alcune case editrici e riviste dell’epoca, ottiene anche successi come modellista di vestiti per bambini.
Nel 1915 ottiene l’abilitazione all’insegnamento e inizia l’attività didattica alla scuola di disegno “Minardi” di Faenza.
Prigioniero in Germania durante la prima guerra mondiale ritorna alla vita civile profondamente cambiato.
Tornato a Faenza si dedica all’insegnamento di Plastica e Intaglio presso la scuola Minardi, nel 1919 si accosta alla ceramica su invito di Pietro Melandri e inizia a collaborare con la fornace di Paolo Zoli, “La Faience”, dove plasma delle figurine in terracotta che il Melandri decora e successivamente collabora anche con altre fornaci e con Anselmo Bucci.
Tra il 1924 e il 1926 fonda e dirige la rivista “Xilografia”.
Dalla fine degli anni Trenta in poi Francesco Nonni abbandona gradualmente la sua produzione ceramica dedicandosi prevalentemente alla pittura ad olio e negli anni Cinquanta all’intarsio su avorio.
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