DONNE NASCOSTE
Le donne nascoste di Nonni e Melandri
25 marzo 2017 – 7 maggio 2017
PRESENTAZIONE
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Una mostra dedicata alla figura femminile ritratta da Pietro Melandri e Francesco Nonni sarà inaugurata il prossimo 25 marzo alle ore 18:00 in Pinacoteca a Faenza, con la finalità di raccogliere fondi per realizzare il restauro della Madonna della Febbre e dell’ancóna che la racchiude, poste in S. Maria Vecchia.
L’esposizione promossa dal Lioness Club Faenza raccoglie opere degli artisti faentini sconosciute al grande pubblico in quanto private, alle quali si affiancano alcuni capolavori delle collezioni comunali, grazie alla sensibilità dell’Amministrazione Manfreda che ha voluto patrocinare l’iniziativa e concedere la collaborazione e il supporto necessario.
La mostra resterà aperta fino al 7 maggio e si affianca al già ricco programma artistico che vede coinvolto il territorio romagnolo per celebrare il periodo Art Déco del secolo scorso. La ricca produzione dei due artisti ai quali è dedicata la mostra contribuì infatti a rendere vivace la scena Faentina del periodo, come riccamente raccontato da Luisa Renzi Donati nel catalogo dedicato a questa esposizione.
L’iniziativa è finalizzata a raccogliere fondi per finanziare il restauro di un affresco del trecento di scuola bolognese posto in Santa Maria ad Nives e dell’ancóna cinquecentesca che lo circonda. L’affresco, le cui condizioni sono molto critiche, raffigura una Madonna che allatta il piccolo Gesù: nel passato suscitò grande devozione e fu molto venerata come Madonna della Febbre, alla quale le mamme faentine si rivolgevano per chiedere la guarigione dei loro piccini quando erano ammalati. Nel tempo l’affresco, insieme al muro che lo regge, furono collocati all’interno della pala d’altare raffigurante le storie di S. Bernardo di Chiaravalle, attribuita a Nicolò Paganelli e a Marco Antonio Rocchetti, che ancora oggi la circondano.
Al fine di contribuire al restauro il Lioness Club Faenza chiede a tutti coloro che interverranno un piccolo contributo, inoltre il prossimo 19 aprile alle ore 21, sempre in Pinacoteca, si terrà un concerto tenuto dalla Sarti Jazz Composers Ensamble che interpreterà La musica di Freddie Hubbard, grande artista statunitense virtuoso e versatile, dal sound particolare e personale di natura hard bop con forti venature di free jazz.
Fedele ad una tradizione che si rinnova ormai da anni il Lioness Club Faenza, sotto la presidenza di Maura Lotti, anche quest’anno intende creare un appuntamento da non perdere dedicato non solo a tutti coloro che amano l’arte e la storia della città, una opportunità per conoscere e apprezzare tesori nascosti di grande ricchezza artistica e di contribuire alla loro eternità. Eventi ai quali non mancare, realizzati grazie all’interesse manifestato dall’Amministrazione Comunale ed in particolare dal Sindaco Giovanni Malpezzi e dal Vice Sindaco e Assessore alla Cultura Massimo Isola, alla competente e premurosa assistenza del Direttore della Pinacoteca Claudio Casadio che tanto si è prodigato per realizzare questa mostra, alla collaborazione con la Suola di Musica Sarti e dal suo Coordinatore artistico e didattico Donato D’Antonio, alla valida collaborazione di Luisa Renzi Donati e dai molteplici sponsor: Banca di Credito Cooperativo ravennate e imolese, Carta bianca Vini, Dsalt, Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza, MER-COM, Moreno Motor Company, MMB Software, Svb Studio, Tavole sul Naviglio, Tipografia Faentina. A tutti loro e agli amici che hanno creduto nella nostra idea e ci hanno permesso con le loro opere di realizzare questa mostra, va il nostro grazie.
Lioness Club Faenza
La mostra Donne nascoste dedicata alla figura femminile nelle opere di Pietro Melandri e Francesco Nonni, in programma presso la Pinacoteca Comunale di Faenza dal 25 marzo al 7 maggio prossimi, è un omaggio dai molti significati a due importanti artisti faentini e alla rappresentazione della figura femminile nell’arte.
Gli artisti protagonisti della mostra sono infatti Pietro Melandri e Francesco Nonni, due protagonisti dell’arte del Novecento a livello nazionale che hanno avuto la loro formazione a Faenza nel gruppo del Cenacolo Baccariniano e che hanno sempre svolto la loro attività senza mai allontanarsi da Faenza.
In mostra sessantuno opere che documentano sull’attività di questi due artisti durata più di sessanta anni, ovvero dai primi anni del Novecento fino alla fine degli anni Sessanta. Equamente divise tra Melandri e Nonni, le opere esposte rappresentano la loro intera e varia produzione artistica. Più di una trentina sono infatti i disegni, quadri ad olio e acquarelli, una ventina di opere sono ceramiche e infine sono presenti incisioni su avorio e legno.
La prima delle opere in mostra è datata 1903 mentre l’ultima è del 1970. Del periodo iniziale di questo lungo periodo è ben documentato il momento di Francesco Nonni tra Liberty e Deco, con un rarissimo acquarello su pergamena del 1911, una litografia pubblicata sul Romanzo dei Piccoli e una xilografia inedita. Segue una testimonianza del momento di collaborazione tra Nonni e Melandri quando, dopo la Prima Guerra Mondiale produssero in ceramica damine, baiadere e altre figure femminili che ebbero positivi riscontri critici e un buon successo commerciale.
Per Pietro Melandri la selezione delle opere esposte inizia con un ritratto femminile ad olio del 1920 e prosegue sia con numerosi bozzetti ad acquarello che con plastiche di varie dimensioni sempre finemente elaborate anche con la tecnica del lustro che l’artista faentino ha portato ad altissimi livelli. Emerge in modo completo sia la grande fantasia decorativa di Melandri, il suo uso della mitologia e la continua capacità di rinnovare gli stili e le tecniche per produrre vere e proprie opere d’arte. La figura femminile in Melandri risulta una presenza continua con la quale ha esercitato non solo la propria capacità pittorica e di racconto, ma ha anche reso protagonista la donna nelle immagini e nelle storie.
Per Nonni la figura femminile se negli anni della giovinezza artistica è motivo di invenzioni e fantasie di altissimo livello successivamente diventa sempre più elemento figurativo da rappresentare con attenzione al vero e senza alcun intento celebrativo.
Nel complesso la mostra dedicata alla figura femminile come rappresentata da Melandri e Nonni è stata titolata alle donne nascoste perché le opere in mostra sono esposte per la prima volta e provengono nella quasi totalità da luoghi privati o normalmente non aperti al pubblico.
La mostra e le iniziative collegate finanzieranno il recupero di un raro affresco del 1300, raffigurante una Madonna allattante, e della sua ancona lignea dipinta conservati e visibili al pubblico nella chiesa di santa Maria Vecchia di Faenza.
Claudio Casadio
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