Il Regolamento della Pinacoteca Comunale di Faenza
Il Regolamento è stato approvato con atto del Consiglio Comunale di Faenza prot. n. 386/verbale n. 14, approvato all’unanimità il 25 gennaio 2007. La Pinacoteca Comunale di Faenza, nello svolgimento dei propri compiti, assicura la conservazione, l’ordinamento, l’esposizione e lo studio delle sue collezioni, attraverso la propria attività espositiva e divulgativa compreso il prestito di opere; essa in particolare: L’organizzazione della struttura prevede che siano assicurati in modo adeguato e con continuità le seguenti funzioni: Per il miglior svolgimento dei propri compiti e per garantire un adeguato funzionamento della Pinacoteca, il personale è tenuto a un costante aggiornamento della propria preparazione e il Comune di Faenza provvede alle esigenze di formazione e aggiornamento professionale del personale della Pinacoteca, favorendo quindi la partecipazione alle iniziative (anche laddove è richiesta una quota di iscrizione) di qualificazione e specializzazione. Il Direttore svolge i seguenti compiti: La Pinacoteca è tenuta inoltre a garantire i Servizi al pubblico, qui di seguito elencati: La Pinacoteca promuove ricerche per: La Carta dei Servizi, dopo la sua adozione da parte del Dirigente del settore Cultura e Istruzione, sarà resa pubblica attraverso sistemi di accesso remoto (sito web, ecc.) e con la distribuzione dello stampato a chiunque ne chieda copia.
La Pinacoteca Comunale di Faenza è il più antico istituto museale della città, nato nel 1797 e aperto regolarmente al pubblico nel 1879 con sede espositiva presso il Palazzo degli Studi in Faenza.
La Pinacoteca Comunale di Faenza è divisa in:
La Pinacoteca Comunale di Faenza uniforma la sua attività ai criteri di efficienze, efficacia ed economicità, sulla base del principio di autonomia di gestione ai sensi di legge.
L’attività della Pinacoteca Comunale di Faenza è definita sulla base del Piano Esecutivo di Gestione del Comune di Faenza in cui annualmente vengono definite le risorse, il personale, le attività, il programma e gli obiettivi da raggiungere.
Per l’opportuno confronto fra la rappresentanza politica della comunità e i responsabili della gestione della Pinacoteca vengono annualmente indette almeno due apposite sedute della Commissione Consiliare competente per lo svolgimento di incontri di informazione e consultazione cui partecipano il Dirigente del Settore Cultura ed il Direttore della Pinacoteca. Tali incontri sono convocati di norma una nel primo semestre ed una nel secondo semestre, in relazione alla definizione del programma annuale ed all’esposizione del consuntivo delle attività; possono altresì essere convocati su ogni altro argomento ritenuto utile su iniziativa del Dirigente del Settore o di almeno due componenti della Commissione Consiliare competente. In occasione di tali incontri, per il maggiore approfondimento e valutazione dei temi esposti e quindi per la maggiore proficuità della riunione, è facoltà di ogni componente della Commissione consiliare partecipare alla seduta unitamente ad un esperto di propria fiducia. Gli esperti partecipanti intervengono alle riunioni con le modalità previste dal Capo VI (Commissioni consiliari permanenti o straordinarie) del Regolamento del Consiglio Comunale.
I profili professionali, i requisiti di accesso e le modalità di selezione sono stabiliti secondo le norme di legge e secondo quanto previsto dagli standard museali; valgono, inoltre, il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi e gli altri atti o regolamenti di organizzazione del Comune di Faenza.
Il Direttore, con l’atto di nomina, riceve in consegna la sede, le raccolte, i materiali e i relativi inventari; lasciando l’incarico il Direttore effettua la consegna delle raccolte e dei relativi inventari.
Le forme di gestione della Pinacoteca sono quelle previste per i servizi locali dal D. Lgs. 18/8/2000 n. 267 e da ogni altra forma prevista dalla legislazione vigente.
I materiali artistici vengono ordinati in modo che risultino, negli orari stabiliti, liberamente accessibili ai visitatori; per quanto riguarda i depositi l’accesso è consentito previa autorizzazione del Direttore nelle modalità definite dalla Carta dei Servizi e viene annotato su apposito registro con identificazione e sottoscrizione di ogni singolo visitatore.
La Pinacoteca garantisce anche l’accessibilità alle conoscenze scaturite dalle collezioni, anche al fine di favorire studi e ricerche.
La Pinacoteca favorisce l’incremento delle collezioni che può avvenire tramite acquisti, donazioni, lasciti testamentari e depositi, coerentemente con la politica e le linee guida stabilite nel documento programmatico annuale.
Le decisioni sull’opportunità e le modalità di esposizione del materiale comunque acquisito spettano al Direttore e al Dirigente del Settore e, di norma, non possono essere predeterminate negli atti di acquisizione.
Il materiale storico, artistico, archeologico e grafico viene registrato in appositi inventari, periodicamente aggiornati, e di ogni opera è redatta la scheda di catalogazione scientifica contenente i dati previsti dalla normativa vigente.
Il prestito delle opere è di norma consentito fatti salvi i motivi di conservazione e di sicurezza, tenendo conto della qualità del contesto ospitante e viene effettuato su autorizzazione del Dirigente del Settore competente.
La Pinacoteca è tenuta a garantire l’accesso alle collezioni a tutte le categorie di utenti, impegnandosi quindi al superamento delle barriere architettoniche.
L’azione della Pinacoteca Comunale di Faenza dovrà svolgersi tramite adozione di standard di qualità, semplificazione delle procedure, informazione agli utenti secondo i principi fondamentali definiti per l’erogazione dei servizi pubblici.
Il direttore della Pinacoteca è incaricato della redazione della Carta dei Servizi che identificherà, nell’ambito delle finalità dell’istituto e di quanto previsto dal presente regolamento, gli specifici servizi erogati con l’indicazione delle modalità di tutela dei diritti e dei doveri degli utenti e di coloro che vi operano.
Nell’adozione della Carta dei Servizi verranno inserite anche le condizioni di erogazione e di fruizione dei servizi relativi a:
Il regolamento della Pinacoteca Comunale di Faenza ha origine dalla definizione di Museo data nel Nuovo Codice dei Beni Culturali, D.Lgs. n. 41 del 22 gennaio 2004 art. 101, comma 2, a: “museo” una struttura permanente che acquisisce, conserva, ordina ed espone beni culturali per finalità di educazione e di studio”, e comma 3; “gli istituti e i luoghi della cultura che appartengono a soggetti pubblici sono destinati alla pubblica fruizione ed espletano un servizio pubblico” ed inoltre art. 102, comma 1 “Lo Stato, le regioni, gli altri enti pubblici territoriali …, assicurano la fruizione dei beni presenti negli istituti e nei luoghi indicati all’art. 101…” ed inoltre dalla delibera della Giunta Regione Emilia-Romagna n. 309 del 3 marzo 2003 “Approvazione standard e obiettivi di qualità per biblioteche, archivi storici e musei ai sensi dell’articolo 10 della legge regionale 18/00 “norme in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali”.
E’ altresì assunta nel presente regolamento la definizione di museo adottata dall’ICOM – International Council of Museums – come “Istituzione permanente senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che compie ricerche sulle testimonianze materiali dell’uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, le comunica e soprattutto le espone a fini di studio, di educazione e di diletto”.
Per la normativa della Carta dei Servizi si rimanda alla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri datata 27 gennaio 1994 “Principi sull’erogazione dei servizi pubblici”, alla L. 273/1995, all’articolo 11 del D.lgs 286/1999.