Quattro targhe in ceramica indicano la direzione per raggiungere la pinacoteca nelle vie del centro storico
La targa Pinacoteca e Muse in via S.Maria dell’Angelo 1
Nel centro storico di Faenza sono molte le targhe in ceramica e quattro di queste, di cui una collocata nei loggiati della Piazza, riportavano generiche indicazioni “Pinacoteca e musei”. Con il lavoro di due dipendenti comunali, restauratori della ceramica, queste targhe sono state ripulite e sono tornate perfettamente leggibili. Con l’occasione sono anche state aggiunte tre frecce ad indicare la direzione per raggiungere la pinacoteca. Rispettando le caratteristiche delle targhe,in terracotta, anche le frecce di indicazione sono state realizzate con lo stesso materiale.
I Carabinieri di Faenza hanno riconsegnato alla Pinacoteca la Crocifissione e discesa al Limbo, L’opera, di un maestro anonimo è databile tra il 1260 e il 1280, era stata rubata a fine febbraio. Recuperata agli inizi di maggio è ora tornata nel patrimonio pubblico e sarà esposta di nuovo tra pochi mesi, in attesa della realizzazione dell’impianto di videosorveglianza e del rinnovo del percorso espositivo che prevede la collocazione delle opere trecentesche in una saletta collocata all’inizio della visita.
Laura, faentina, e Giacomo, siciliano, hanno scelto di restaurare due pale d’altare conservate in Pinacoteca al posto delle bomboniere.
La coppia ha usufruito dell’Art Bonus, finanziando il recupero di due opere del ‘500 di Giovanni Battista Bertucci il Vecchio, raffiguranti Maria Maddalena e San Giovanni Battista, che è proprio il santo patrono di Castelvetrano, il comune siciliano di cui è originario lo sposo. Le opere sono state restaurate da Maria Letizia Antoniacci.
Il ricevimento di nozze si è tenuto proprio in Pinacoteca, dove gli ospiti (fra cui tanti siciliani) hanno potuto godere delle collezioni. In questa occasione gli sposi hanno comunicato la loro scelta, particolarmente apprezzata tanto che altri hanno detto di voler seguire il loro esempio.
Il restauro è, infatti, un gesto che ogni cittadino può liberamente compiere, semplicemente consultando il sito Art Bonus gestito dal Ministero dei Beni Culturali, nel quale sono elencate le varie opere d’arte che necessitano di interventi, suddivise per collocazione geografica.
La coppia con le due opere che ha contribuito a restaurare
2 aprile 2018: articolo di Salvatore Giannella nel suo blog, con intervento del proprietario dell’hotel Alexander di Pesaro che ha invitato i due giovani sposi. Clicca qui per leggere l’articolo
Il fiasco è un recipiente in vetro, diffuso fin dal 1300, generalmente utilizzato per contenere vino. Utilizzato soprattutto in area toscana il fiasco è stato per secoli una vera icona.
Nel corso del tempo il fiasco ha avuto anche modifiche, soprattutto nel sistema di copertura dell’erba palustre. Tre diverse opere della Pinacoteca ben documentano queste variazioni dal Cinquecento al primo Novecento.
Interessante è anche la raccolta di opere d’arte che riproducono un fiasco, di cui in occasione del ventennale della delegazione di Faenza dell’Accademia Italiana della Cucina il direttore della Pinacoteca, Claudio Casadio, ha fatto una breve relazione su “Il fiasco nella storia e nell’arte“.
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