Paolo Cavinato (Belluno, 1911 – 1992)
Paolo Cavinato nasce a Belluno nel 1911 e trascorre in seguito un periodo a Genova come rifugiato.
Durante l’adolescenza ritorna nella città natale in cui prosegue gli studi all’I.t.i. di Segato. In questi anni l’artista comincia a dipingere. All’età di diciotto anni viene arruolato nell’esercito e partecipa alla campagna etiope come ufficiale degli alpini.
Dopo un periodo di grave malattia, entra a fare parte del Corpo d’armata alpino di Bolzano. Nel 1943 Belluno, Trento e Bolzano vengono annesse alla Germania e Cavinato, essendosi rifiutato di combattere al fronte, viene internato in un campo di concentramento.
Tornato a Belluno, ricopre la cattedra di disegno tecnico all’I.t.i. di Segato, dove incontra la futura sposa dalla quale avrà un figlio. Durante tutta la sua vita, Cavinato è animato dalla passione per la pittura che lo stimola a visitare numerosi musei sparsi per l’Europa.
Venezia e Parigi sono sempre le due mete prioritarie dei suoi viaggi. Il pittore espone i suoi lavori a Venezia, a Cortina d’Ampezzo, a Belluno e a Reggio Emilia, pur manifestando di rado forti interessi carrieristici.
Nel 1975 la città di Falcade organizza un’esposizione antologica su Cavinato. Due anni dopo l’artista promuove una personale a Villa Simes (già Contarini) di Piazzola sul Brenta e nel 1980 gli viene conferito il Premio San Martino dall’Amministrazione comunale di Belluno.
Nel 1983 propone diverse tele a Feltre e nel 1988 Belluno gli dedica una grande mostra antologica. Muore a Belluno nel 1992.
Opere in Pinacoteca

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