Giovanni Battista Beinaschi (Fossano o Torino 1636–Napoli 1688)
Nato a Fossano (nei pressi di Cuneo) nel 1636 e morto a Napoli nel 1688, Beinaschi, ancora fin troppo giovane, passa sotto il discepolato del ritrattista Monsù Esprit Granjean e dopo qualche tempo viene accolto sotto la protezione di Cristina di Francia.
All’età di circa sedici anni compie il suo primo viaggio di istruzione a Roma, dove decide di stabilirsi; prende bottega presso il palermitano Pietro del Po, e sviluppa un particolare interesse per la pittura di Lanfranco De Dominici da cui prende ispirazione. La sua produzione artistica si estende notevolmente; la sua prima opera documentata è la decorazione della chiesa di San Nicola alla Dogana (1664 circa). Molte sono le altre commissioni che gli vengono fatte, la maggior parte di frati e chierici di tutti gli ordini.
Nel 1678 fa ritorno a Roma e viene incaricato di affrescare la cappella di San Barnaba con Figure Allegoriche. Molto importante è anche la realizzazione degli affreschi per la chiesa di San Bonaventura al Palatino (Crocifissione, Annunciazione e San Michele Arcangelo) dove ha luogo la prima collaborazione artistica con la figlia Angela per il dipinto della Deposizione. Lo stile che sviluppa è straordinariamente ricco e luminoso con un’esuberanza tale da farlo quasi sembrare aderente alla forma genovese.
L’ ultimo lavoro che svolge è quello tra il 1661 e il 1686 assieme ad un’ equipe di pittori (alcuni quali Orazio Frezza e Giuseppe Castellano) per il rinnovamento di Santa Maria delle Grazie a Caponapoli. Ormai alla fine della sua vita, Beinaschi si ritira presso un convento di Gerolomitani dove muore nel settembre 1688.
Opere in Pinacoteca
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